domenica 15 febbraio 2009

Ecco la libreria-caffè dal sapor mediorientale

(rassegna stampa del 14 febbraio 2009 Corrriere Fiorentino, autore Edoardo Semmola)

Da oggi in via de' Pepi apre Meykadeh. Incontri e musica fino a mezzanotte. Il proprietario, pittore e ristoratore, si chiama Reza Mirsepasi. Il 21 febbraio sono in scena i Kinkaleri.

Le parole «taverna» e «luogo di ispirazione » si possono tradurre in iraniano con lo stesso nome: «Meykadeh». Un nome che viene da lontano, da un poema del Seicento. E che sbarca a Firenze a partire da oggi sotto forma di una libreria. In via de' Pepi 14 rosso, a due passi da piazza Santa Croce, ha aperto una sorta di «risposta» mediorientale alle atmosfere francesi de «La Cité» di San Frediano.

MEDIORIENTE A FIRENZE - Settantacinque metri quadri, tre sale, con lo sguardo puntato a Oriente: non solo Iran ma anche India, Cina, Giappone. Sono tre anni che Reza Mirsepasi, pittore e ristoratore, teneva in «segreto » questo piccolo ma elegante spazio ad angolo con via Ghibellina. Voleva utilizzarlo per ampliare gli spazi del suo «Darvish Café», ma una serie di liti condominiali lo hanno portato a desistere. E finora il fondo è stato utilizzato come studio di pittura. «Qualcuno mi ha chiesto se volevo fare concorrenza a La Cité — spiega Mirsepasi — e mi viene da sorridere: a Parigi, a Londra, ovunque, la cultura della libreria- salotto fa parte della normale vita di una città e luoghi di questo tipo proliferano. Solo a Firenze non esistono, o meglio esiste solo La Cité e poco altro, e allora si pensa che un'altra libreria-caffé debba per forza essere qualcosa che entra ‘‘in concorrenza''. In realtà cerchiamo solo di avvicinare Firenze agli standard europei». La parola d'ordine dell'attività di Meykadeh, che avrà come direttore artistico Gabriele Ametrano, sarà «booklive », ovvero «un luogo di incontro con gli autori». Per realizzare una vera «unione tra autore e lettori» invece delle classiche presentazioni-conferenze di stampo «cattedratico». Il modello di riferimento è invece «una sorta di ibrido tra il bookparty americana e la presentazione all'italiana: prima si chiacchiera, poi si festeggia, con l'autore che sceglie la musica per tutta la serata durante la quale sono lette pagine dell'opera ».

PRESENTAZIONI E CAFFE' - Presentazioni di questo tipo sono previste una volta alla settimana a partire dalle 19 e fino a chiusura, ovvero a mezzanotte. Una volta al mese ci sarnno «incursioni » della compagnia «Teatro a manovella ». Leggeranno e interpreteranno poesie di Hikmet per San Valentino, «I monologhi della vagina» per la festa della donna, mentre per il 28 febbraio è previsto un appuntamento speciale con «Zerofolli per Renato» (ed. Fabio Croce) di Silvana Marchese. L'autrice presenterà il suo libro sui «sorcini», i fan di Renato Zero. Il 21 febbraio saranno di scena invece i Kinkaleri. Per sensibilizzare alla lettura, Meykadeh punta sulle «Letture sostenibili», ovvero due novità editoriali con 20 per cento di sconto al mese, e sul «Booktime »: l'ultima domenica del mese a chi compra un libro verrà offerto da bere. Musica dal vivo due o tre volte al mese e una serie di aperitivi a tema con i dj, oltre a mostre di pittura (iniziando con un'esposizione dello stesso Reza Mirsepasi), completano il programma culturale con cui la nuova libreria si presenta alla città.

Edoardo Semmola

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